sabato 27 settembre 2008

Il primo freddo e la prima lezione di cucina - Il Brodo

Una delle più grandi notizie degli ultimi tempi è che mi sono iscritta ad un corso di cucina.
Con la Pini, ogni settimana attraversiamo la città, ci perdiamo per un'ora che la strada ancora non l'abbiamo imparata e arriviamo in classe, con il grembiule e le mani nella farina.
Io e la Pini ci siamo sempre vantate di essere brave, ed eravamo alimentate nella nostra spocchia dagli amici, che ti dicono "troppo buono questo", "da te si mangia sempre bene" et similaria.
Bene, io e la Pini abbiamo scoperto di essere due pivelle, neanche due principianti, due che sì, se la cavano a risultato finito, ma non ne sanno veramente nulla di tutto quello che ci passa in mezzo, dell'ABC, delle tecniche di base.
Maledizione.

IL BRODO
mezzo chilo di biancostato di manzo
2 o 3 ali di pollo, con la pelle
1 cipolla con infilzati 2 o 3 chiodi di garofano
1 porro (intero, ma senza la parte verde)
1 carota pulita ma con le estremità intere (testa e coda)
1 costa di sedano senza foglie e aperto (premete con il plamo della mano la cosata sul tagliere)
1 gambo intero di prezzemolo
1 foglia di alloro
2 grani di pepe nero, schiacciati (ma non spappolati, solo per "aprire" l'aroma)
un pizzico di sale grosso.

Lavate ed asciugate la carne, le verdure e le erbe.
Mettete in una casseruola capiente, alta e stretta tutti gli ingredienti e coprite con acqua fredda (l'acqua deve superare di 2 dita la carne).
Portate ad ebollizione rapidamente tutto, e schiumate le impurità che verranno a galla (semplicemente, tutte le cosine bianche che affioreranno appena l'acqua incomincia a bollire).
Quando non ne vedete più, abbassate il fuoco e da qui, contate 2 ore.
Quando avrete finito, controllate di nuovo la superficie e se ci sono impurità toglietele, e filtrate il brodo attraverso un colino a maglie fittissime.

Il risultato deve essere un liquido bellissimo, color dell'oro, molto piacevole da vedere e profumato (merito di chiodi di garofano, alloro e pepe e di tutti i sapori delle carni che sono finiti nell'acqua).
Inoltre, quando riutilizzerete il brodo ricordate che va sempre portato all'ebollizione, mai servirlo tiepido.

La carne del brodo, si può usare, tritata, per fare polpette o ripieni, che di sapore ne ha poco e le carni saranno un pò sfibrate, quindi da mangiare così insomma non è che saranno il massimo.

Se invece volete farvi un buon bollito, tenete a mente che le carni - più "pregiate" e saporite del biancostato- vanno immerse quando l'acqua (con le verdure e gli aromi) è bollente: in questo modo la carne di chiude immediatamente, non rilascia tutti i sughi nell'acqua e rimarranno saporite.

A questo punto, mi riprometto di scrivere più spesso.

(in sottofondo: riprendere berlino degli afterhours)

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